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Teatro Massimo Vittorio Emanuele: la storia del terzo teatro d’Europa

Teatro Massimo Vittorio Emanuele: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela le menti, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire” è l’epigrafia di Finocchiaro Aprile che appare sotto il timpano del tempio dell’arte.

Il teatro massimo Vittorio Emanuele II fu edificato tra il 1875 ed il 1891 su progetto dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile e portato a compimento dal figlio, architetto Ernesto Basile, dopo la morte prematura del padre.

Particolarità architettoniche: stile neo classico monumentale con richiamo di colonnato e timpano al classicismo romano e greco degli antichi templi.
Si estende in una superficie di Mq. 7730. Ai lati dello scalone vi sono due gruppi bronzei: a sinistra “La Lirica” dello scultore Mario Rutelli, a destra “La Tragedia” dello scultore Benedetto Civiletti.

A sinistra, nella vicina aiuola, si trova un busto di Giuseppe Verdi dell’architetto Antonio Ugo, sostenuto da un piedistallo. Nel portico si trova invece un busto di Vincenzo Bellini, realizzato sempre da Antonio Ugo e sostenuto da un piedistallo. Entrambi i busti furono disegnati da Basile.

Teatro Massimo Vittorio Emanuele: tra caratteristiche e origine storica

La sala ha un’area di 450Mq, la capienza ufficiale e di 1381 posti ma potrebbe contenere fino a 3200 posti.

La volta della sala è stata disegnata dai pittori Rocco Lentini, Ettore Di Maria Bergieri, Michele Cortigiani, Luigi Di Giovanni; il palco reale da Francesco Padovano; il sipario fu dipinto da Giuseppe Sciuti e ritrae la scena di re Ruggero che si avvia all’incoronazione.

La rotonda sala pompeiana, il corridoio e i vestiboli sono stati affrescati da Giuseppe Enea; altri affreschi di Enrico Cavallaro sono nella sala bar.

L’inaugurazione del teatro Massimo avvenne il 16 maggio del 1897 con una grande manifestazione e a seguire l’ultima opera di Giuseppe Verdi. Per la prima volta fu rappresentata il “Falstaff” di Verdi, opera attesa con ansia a Palermo. A cantare il giovane tenore Enrico Caruso.

Il teatro Massimo e il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e il terzo in Europa dopo l’opera nazionale di Parigi e lo Staatsoper di Vienna, Inoltre è il quinto al mondo. Possiede una delle migliori casse armoniche del mondo e solo le più grandi figure della storia della lirica hanno sfruttato al massimo questa qualità con le loro possenti voci. La struttura esterna del teatro è realizzata in materiale arenario chiaro scurato per l’uso del nudo tufo arenario che nella sua semplicità produce un’armoniosa composizione d’insieme.