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Piazza Marina:tra palazzi antichi, opere d’arte e il sontuoso giardino

Piazza Marina: scendendo dal Cassaro basso, in direzione di Porta Felice, dinnanzi l’ex palazzo delle finanze, si impone sul panorama l’immensa piazza Marina. Questa magnifica agorà ha inizio con la spettacolare fontana del Garaffo (Garaffo significa in arabo prendere acqua con l’alzare della mano), opera di Paolo Amato nel 1698. Il grande piano è oggi occupato dalla sontuosa villa Garibaldi, progettata e disegnata dal famoso architetto Giovan Battisti Filippo Basile, tra il 1864 e il 1866.

Piazza Marina e villa Garibaldi

La villa ha una forte vegetazione, all’interno trovano sede diverse statue marmore, una fontana e degli spettacolari e maestosi alberi, i “Ficus Magnolioides”, secolari e risalenti al risorgimento. L’enorme piazza ospita numerosi palazzi storici. In prossimità del vicolo Palagonia vi è il palazzo Galletti di San Cataldo, edificato nel XVI secolo in stile cinquecentesco, con decorazione gotica. A fronte di un angolo della villa Garibaldi si erge il maestoso e imponente palazzo Chiaramonte o Steri, detto anche palazzo dei tribunali. Architettonicamente è un bellissimo esempio di stile rinascimentale siciliano.

Fu sede di una delle famiglie nobiliari palermitane più potenti: i Chiaramonti. L’edificazione fu completata nel 1307 e fu dimora di Manfredi Chiaramonte. L’ultimo discendente fu Andrea Chiaramonte che venne decapitato in piazza Marina nell’anno 1392. La proprietà del palazzo passò poi all’inquisizione che ne fece un tribunale e un luogo di torture per i miscredenti.

Piazza Marina e la magnificenza dei suoi palazzi

Altri palazzi di rilievo e grande bellezza adornano la piazza, come il palazzo Fatta edificato alla fine del XVI secolo e completato a meta del XVII secolo dai Costa baroni del Grano, succedettero in seguito i Denti di Piraino, Principi di Castellazzo. Poco dopo la metà del secolo passò alla proprietà dei Calderoni Baroni di Baucina. Infine nel XIX secolo la proprietà divenne dei Fatta, baroni della Fratta.

Tra le opere all’interno del palazzo si annoverano gli affreschi eseguiti nel 1771 da Antonio Manno, tra cui l’affresco “Le virtù della famiglia”, “La gloria casato” con dei putti come allegorie delle virtù e scorci prospettici.

Tra le opere all’interno del palazzo si annoverano gli affreschi eseguiti nel 1771 da Antonio Manno, tra cui l’affresco “Le virtù della famiglia”, “La gloria casato” con dei putti come allegorie delle virtù e scorci prospettici.